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Storia

La storia del Salento è antichissima. Da alcuni studi condotti si è venuto a scoprire che la zona era abitata addirittura sin dal Paleolitico Medio. A conferma di queste ipotesi sono stati rinvenuti, in alcune grotte calcaree, utensili di selce, ovviamente appartenenti all’uomo di Neanderthal.

Una delle più importanti scoperte archeologiche riguarda delle statue ossee ritrovate nella Grotta delle Veneri presso Parabita. Questi ritrovamenti dimostrano l’esistenza di culti anche in un periodo lontano di 20 mila anni! La presenza dell’uomo sia nel periodo Paleolitico sia nel Neolitico è anche documentata da interessantissimi graffiti sempre rinvenuti nelle grotte salentine. Tra le più importanti ricordiamo la Grotta Romanelli a Castro, e la Grotta dei Cervi presso Porto Badisco, dove sono conservate delle incisioni e graffiti veramente pregevoli.

In epoca più recente, parliamo dell’età del Bronzo, si ha testimonianza dell’arrivo di popoli indoeuropei che venivano dalle alpi; la testimonianza di tale periodo è dato dai numerosi dolmen e menhir che si trovano nella penisola salentina.  La popolazione che si stanziò per prima fu quella dei Messapi, dediti per lo più all’agricoltura, all’allevamento di cavalli e alla lavorazione della ceramica. Più in là nel VIII secolo avvenne la conquista da parte dei Greci, con la fondazione delle città di Gallipoli, Otranto, Taranto… Con l’arrivo dei romani invece si svilupparono (come in realtà in tutto l’impero) le vie di comunicazione e nacquero le strade Appia e Traiana che arrivavano fino alla città di Brindisi. Con la caduta dell’impero in questa zona si instaurarono i barbari di origine germanica e mediorientale come i Goti, i Longobardi e i Bizantini.  Furono però i Bizantini a lasciare l’impronta del loro dominio per secoli, tanto da far da perno anche per la penetrazione della Chiesa d’Oriente in opposizione a quella d’Occidente.

Furono in ogni modo proprio i Turchi a instaurarsi stabilmente fino al periodo rinascimentale; uno degli eventi bellici più importanti fu quello del 1480 quando Otranto fu attaccata e saccheggiata dalla flotta di Acmet Pascià. In questo periodo fu notevole anche l’occupazione spagnola che con i turchi si contendeva il territorio. A partire dal 1500 vennero costruite delle torrette di guardia volute dal sovrano Carlo V per evitare incursioni dei popoli mediorientali.  Durante l’era barocca le cittadine pugliesi assunsero una nuova veste: Lecce, ad esempio, divenne una delle città più belle ed importanti del periodo alla stessa stregua di Napoli!

La dominazione borbonica invece ebbe inizio dal 1734 con re Carlo III e poi successivamente con Ferdinando IV. L’epoca fu molto problematica, la povertà era un chiodo fisso per le popolazioni salentine. Solamente durante il periodo napoleonico l’economia ebbe un determinante rilancio, grazie soprattutto all’abolizione del feudalesimo e alla ricostituzione del latifondo. Con il ritorno dei Borboni al potere però riprese vita il fenomeno del brigantaggio a danni della rinata crudele nobiltà. Per questo motivo qui nacquero moltissime società segrete carbonare che portarono anche, nel periodo garibaldino, la caduta del Regno delle Due Sicilie nel 1860.

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