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Il 31 maggio, a Otranto, premiazione dei vini rosati d’Italia

Otranto

Otranto

Sabato 31 maggio 2014 è in programma, nel Castello Aragonese di Otranto, in provincia di Lecce, la cerimonia di premiazione del 3° Concorso Enologico Nazionale dei vini rosati d’Italia. Il Concorso nasce dalla volontà condivisa di Regione Puglia (che ha realizzato l’iniziativa autorizzata dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), Accademia Italiana della Vite e del Vino, Assoenologi nazionale e Unioncamere Puglia, per valorizzare questa tipologia di vini, che negli ultimi anni ha mostrato un significativo trend di crescita, suscitando l’interesse sempre maggiore dei mercati.

Ogni vino è stato valutato da due commissioni diverse con il metodo “Union Internationale des Oenologues”. Il 31 maggio saranno premiati con medaglia d’oro, d’argento e di bronzo i tre vini di ogni categoria con il miglior punteggio complessivo, purché almeno di 80/100.

La premiazione sarà preceduta dal convegno internazionale “I Mercati del Rosato: identità, gradimento, prospettive”.

Otranto riconfermata Bandiera Blu

Bandiera Blu

Bandiera Blu

Alla Città di Otranto, anche  per il 2014, va la Bandiera Blu, riconoscimento internazionale assegnato dall’organizzazione non-governativa e no-profit FEE, Foundation for Environmental Education.

La Bandiera blu, istituita nel 1987 nell’Anno europeo dell’Ambiente, viene assegnata ogni anno in 41 paesi, inizialmente solo europei, più di recente anche extra-europei. Obiettivo principale è promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie d’indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche attenzione e cura per l’ambiente.

Ai fini della valutazione, criterio imperativo è considerata la qualità delle acque di balneazione: solo le località le cui acque sono risultate eccellenti, possono presentare la propria candidatura. Tra gli altri criteri, la depurazione delle acque reflue, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare, la sicurezza e i servizi in spiaggia.

La Puglia ha avuto quest’anno 10 Bandiere Blu, tra cui la riconferma di Otranto.

Otranto

Otranto il comune più orientale d’Italia! La sua storia, come quella di molti comuni nel nostro paese, è veramente antichissima. All’inizio Otranto fu un centro messapico e romano, successivamente divenne bizantino e aragonese. Da qui possiamo comprendere quanti diversi popoli si siano stanziati su questo territorio stupendo.
Tutte le opere che sono ancora visitabili nello stupendo centro storico di Otranto risalgono ai secoli tra il XI e il XVIII.

Le architetture più importanti in questo comune sono quelle di stampo religioso. La più pregiata di queste è senza dubbio la Cattedrale di Otranto, edificata sui resti di una domus romana, di un tempio paleocristiano e di un villaggio messapico. Fu consacrata nel 1088 da Papa Urbano II. È costituita da 42 colonne monolitiche per diverse qualità di granito e marmo. Elemento di pregio sono la sua facciata con portale barocco risalente però al 1764 e gli affreschi parietali situati all’interno del tempio e nella cripta, di evidente influenza bizantina. Da notare anche il pregiatissimo pavimento a mosaico, che non deve essere più antico del 1166.

Tra le altre costruzioni religiose di rilievo artistico c’è la Torre Campanaria, edificata (nei pressi della Cattedrale) nel XII secolo sotto la dominazione normanna. Ai tempi, con molta probabilità la torre serviva da basamento per una struttura più alta che aveva funzione di avvistamento e segnalazione.
Ancora, tra le costruzioni religiose incontriamo la Chiesa di San Pietro, pregiatissima testimonianza della dominazione bizantina. Si tratta di uno dei più importanti edifici medievali del Mezzogiorno, e rappresentò molto probabilmente la prima basilica della città, che divenne tale solo nel 968, sotto le dipendenze di Costantinopoli.

Per chi non si stanca mai di visitare le architetture di questo tipo, vi consigliamo la visita anche alle chiese della Madonna dell’Altomare (costruita molto più in seguito, nel 1744), di Santa Maria dei Martiri (risalente al 1641), di Santa Maria del Passo (del XVI secolo), il Monastero di San Nicola di Casole (1098) e le Cripte sparse per il territorio.
Per gli amanti delle Architetture Civili vi consigliamo di dare un’occhiata al bellissimo Palazzo Lopez, edificato durante il dominio spagnolo della Famiglia omonima, intorno al XV secolo. Dal 1992, per volere di Monsignor Vincenzo Franco, l’edificio ospita il Museo Diocesano. All’interno è possibile visitare le opere provenienti dalla cattedrale di Otranto e dalle altre chiese parrocchiali della diocesi. Tra le più belle ricordiamo il fonte battesimale datato XVI secolo attribuito al celebre scultore Gabriele Riccardi.

Anche il Castello di Otranto ha il suo fascino. Fu fatto costruire da Alfonso d’Aragona tra il 1485 e il 1498. In quel tempo intorno all’edificio si erigevano alte fortificazioni che poi vennero ritoccate anche dai turchi. La peculiarità del castello è la sua forma pentagonale, la quale risulta anche piuttosto irregolare a causa di numerosi rifacimenti dopo il secolo XVI.

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